0 Come l'India, c'è solo l'India.
- Varie
- di Manuela Savoretti
- 20-10-2023
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Io l'India la sognavo da tanto, ma non avevo mai trovato il coraggio di andare.
Quando il 18 agosto sono uscita dall'aeroporto di Delhi, mi guardavo intorno e non riuscivo smettere di ripetere alla mia amica 'siamo in India! siamo in India! siamo in India!!!!'.
Un'emozione di gioia fortissima che si leggeva facilmente dai miei occhi incantati e sorridenti.
Da quel momento in poi quel paese mi ha avvolto, mi ha preso per mano e non mi ha più mollato fino a quando ho rimesso piede sull'aereo per tornare a casa.
E' stato un viaggio intenso, pieno di tante sensazioni molto forti, a volte contrastanti.
Ho scelto di vivere l'India degli indiani, cioè di dormire nelle guest house, di ordinare cibo in treno quando era necessario, di muovermi a piedi, con i mezzi pubblici o con i tuk tuk.
Volevo viverlo tutto quel paese che tanto avevo sognato. E cosi è stato, ci sono entrata dentro camminando nei vicoli di Varanasi, che mi hanno portato a passeggiare all'interno di uno slum. Ho scoperto il servizio efficientissimo della metropolitana a Delhi, ho visto il divario pazzesco tra estrema povertà e estrema ricchezza ad Agra, che ospita il Taj Mahal e ho percepito la grande potenza di Shiva tra le vie di Rishikesh.
Le strade di ogni città sono affollate di mucche, e sono cosi sacre che a volte si creano della gran code di macchine che aspettano i loro tempi per non disturbarle. Gli ultimi giorni che ero lì mi faceva sorridere il fatto che non facessi neanche più caso alla loro presenza.
C'era una cosa invece, a cui facevo caso sempre di più, ed era l'odore speziato del masala. Anche i vestiti e la pelle a un certo punto hanno preso quell'odore e nell'insofferenza che stavo iniziando a provare, era chiaro che era arrivato il momento di tornare a casa. Ho capito che avevo riempito a sufficienza sia gli occhi che l'anima di tutto quello che quella terra sorprendentemente assurda poteva darmi.
Viaggiare lì è come muoversi in un barattolo di miele, tutto è intenso, energeticamente potente e spiritualmente ricco. Una volta fatto il pieno si rientra a casa e si assapora tutto quello che ha lasciato dentro.