0 Swami Vishnudevananda
- Maestri
- di Giovanni Catemario
- 09-09-2021
Swami Vishnudevananda (1927 – 1993)
Una via per la pace
Ottobre 1957: l’indiano Swami Vishnudevananda arriva sulle coste della California con 10 rupie, conoscendo poche parole di inglese e con una grande missione. Era stato inviato in occidente dal suo maestro Swami Sivananda (1887-1963) per diffondere lo yoga, la via spirituale alla pace interiore. In un clima da Guerra Fredda e capitalismo sfrenato, Swami Vishnudevananda capì quanto il suo lavoro fosse necessario. Il suo obiettivo era di iniziare un’evoluzione olistica verso la pace, seguendo la tradizione di Gandhi e Martin Luther King.
Diffusione globale dello yoga
Oggi milioni di persone praticano gli esercizi che Swami Vishnudevananda iniziò a insegnare in occidente 50 anni fa. Palestre, centri fitness e centri di salute offrono lezioni di yoga, e lo yoga raccoglie nuovi praticanti ogni giorno. La creazione di 70 centri e ashram Sivananda nel mondo è una prova delle enormi affermazioni e del dinamismo del maestro yoga. Per citarne solo alcuni: New York, Montreal, il quartier generale a Val Morin in Canada, San Francisco, Los Angeles, Chicago, Nassau, Londra, Parigi, Berlino, Monaco, Vienna, Reith a Kizbühel, Ginevra, Madrid, Tel Aviv, Delhi, Madras, Uttarkashi (Himalaia), Neyyardam (Kerala), Buenos Aires, Montevideo.
“Un grammo di pratica vale piu’ di una tonnellata di teoria”
Secondo il maestro Swami Vishnudevananda i cinque pilastri della pratica yoga, sono le asana (posture fisiche), gli esercizi di respirazione, il rilassamento profondo, una dieta vegetariana e il pensiero positivo. Tutte le pratiche yoga culminano con la meditazione, esperienza di unità con il proprio sè. Nel 1969 Swami Vishnudevananda pose le fondamenta per la diffusione dello yoga conducendo il primo Corso di Formazione Insegnanti (TTC) in occidente. La visione che iniziò allora ha portato a 33.000 insegnanti di yoga – con altri 1.000 che ogni anno si aggiungono a quelli già esistenti. Essi diffondono l’insegnamento dello yoga classico in palestre, scuole, centri benessere, ospedali, università e prigioni.
I Beatles non erano gli unici sotto-sopra
Una volta, quando Swami Vishnudevananda all’areoporto di Los Angeles cercava di spiegare la tecnica della posizione sulla testa ai Beatles, Ringo Starr disse scherzoso “non riesco a stare neppure su una gamba, come posso pensare di stare sulla testa?” più tardi quando riuscì a fare stare i Beatles sulla testa, essi realizzarono quello che gli studenti del maestro sapevano già: quello che sembrava essere un semplice esercizio fisico in realtà era un “cambiamento di prospettiva per il corpo e per la mente“.
Liberi come uccelli
Per Swami Vishnudevananda non esistevano barriere, né interiori né esteriori. Credeva che le barriere fossero solo costruzioni della mente e che in quanto tali andavano superate. Per questo iniziò a volare attraversando simbolicamente i confini dei luoghi più tormentati del mondo.
Nel 1971 volò con l’attore Peter Sellers su un piccolo bimotore Piper Apache battezzato “Aereo della Pace” a Belfast in Irlanda del Nord gettando fiori in segno di pace; il primo di una serie di voli di pace sui luoghi più conflittuali del globo. Un mese dopo volò in Medio Oriente. Durante la guerra del Sinai, in un volo di pace sul Canale di Suez, jet militari israeliani cercarono di obbligarlo a atterrare, ma lui continuò la sua missione risolutamente. Il suo messaggio: “L’uomo è libero come un uccello, deve attraversare i confini con fiori e amore, non con pistole e bombe”.
Allo stesso modo nel 1983 sorvolò il muro di Berlino da ovest a est su un aereo ultraleggero “armato” solo di due mazzi di calendule . Atterrò in una fattoria a Weissensee, a Berlino Est. Dopo essere stato interrogato per quattro ore dalle autorità della Germania dell’est, fu accompagnato alla metropolitana con un panino al formaggio e rispedito a ovest del muro.
Un anno più tardi, nel 1984, per tre mesi attraversò l’India su un autobus a due piani decorato col motto “Yoga per la pace”. Voleva che gli uomini del paese che ha originato lo yoga si abituassero alle pratiche moderne dello yoga e alla sua filosofia. Swami Vishnudevananda lasciò il suo corpo nel 1993 a Mangalore, nel Sud dell’India, durante un pellegrinaggio per la pace e la comprensione reciproca nel mondo.
L’energia di dieci rupie
Swami Vishnudevananda diceva che era arrivato in Occidente, aveva fondato i centri e gli ashram Yoga Vedanta Sivananda e preparato migliaia di altri insegnanti di yoga, il tutto grazie all’energia di dieci rupie.
“Dieci rupie mi hanno portato infinite volte intorno al mondo. Fu solo l’energia del mio maestro, Swami Sivananda, e la sua benedizione che mi hanno permesso di fare tutto quello che ho fatto. Tutto quello che ho realizzato l’ho fatto nel nome del mio Maestro.”
Una intervista a Swamij del 1960